La Casa dell’aviazione: tutto ciò che rimane del vecchio aeroporto Fausto Noce.
Prima ancora dell’aeroporto di Venafiorita, in Gallura si atterrava e si decollava a pochi passi da Olbia. Nel 1916 il professor Claudio Fermi, igienista sassarese, avvia la bonifica dello stagno di Salinedde, subito a nord del vecchio nucleo abitativo di Olbia.
Il 21 giugno 1921 l’Aviazione militare inaugura un campo di volo da utilizzare sia per atterraggi di fortuna che come idroscalo, intitolandolo all’aviatore tempiese Fausto Noce, morto l’anno precedente in un incidente aereo.
Durante l’ultima guerra l’aeroporto sopravvisse sia ai bombardamenti Alleati che al tentativo di demolizione da parte delle truppe tedesche in fuga: gli hangar erano “così robusti che gli esplosivi fecero pochi danni”.
Nella seconda metà degli anni ’40 venne dismesso, e nei decenni successivi venne riconvertito nell’omonimo parco pubblico.
L’ultimo testimone del suo passato resta la “Casa dell’aviazione”: una piccola palazzina facente funzioni di torre di controllo, comando, stazione meteo e uffici. Attorno ad essa ruotava molta della vita sociale dei notabili e degli ufficiali dell’epoca. Oggi viene spesso chiamata “Casetta rossa”.
Dove si trova: in via Salvatore Petta a Olbia (SS). Google Maps. Wikimapia.