Quando non restano neanche i cocci.
Siamo ancora ad Alghero, nel popolare quartiere della Pietraia. Qui alle spalle delle amenità del Lido e vicino alle strade e ferrovie che portano al capoluogo, sorge un complesso diroccato che ancora non è stato inglobato dalla città, restandone al confine. Forse che la storia della ex-Vetreria Turritana abbia suscitato tanto timore da lasciarla sospesa a metà verso la campagna?
Qui nel 1945 un gruppo di imprenditori sassaresi pensò di fondare la prima e unica vetreria regionale, e, scartando l’ubicazione nella Porto Torres preindustriale, si decise di sfruttare due strutture della già Regia Aeronautica.
Grazie anche a una meritoria attività di riciclo del vetro, si arrivò a impiegare una ventina di lavoratori, con l’apporto fondamentale di esperti e mastri vetrai campani e toscani. Le bottiglie, contrassegnate dal logo VT, venivano anche personalizzate per le ditte locali, come la Santa Lucia di Bonorva, San Martino di Codrongianos o la Siete Fuentes (non quella di San Leonardo, vicina a ospedale e albergo).
Tuttavia il sogno industriale algherese ha vita brevissima: da un lato l’uso di stabili non propri, dall’altro la forte domanda di mercato che arriva principalmente dal Campidano. Così già nel 1952-54 la produzione viene spostata a Pirri, popolosa frazione di Cagliari.
Oggi c’è ben poco: scomparsa la ciminiera, occupati i pochi ambienti salubri, una campagna incolta tutto intorno, nessuna velleità produttiva all’orizzonte, nel vicinato restano solo disoccupazione e disagio. Decenni dopo la stessa parabola si ripeterà con la Vetreria Sardinia Crystal. Sembra destino che la sabbia di Alghero – peraltro inadatta – non diventi mai più vetro.
Dove si trova: al termine di via Venezia ad Alghero (SS). Google Maps.