Il villaggio dove lavoravano i dipendenti della centrale elettrica della diga
AGGIORNAMENTO 2021:
IL VILLAGGIO E’ IN CORSO DI RECUPERO, L’ACCESSO E’ VIETATO
Il Villaggio è di proprietà di una Associazione che opera nell’ambito del reinserimento sociale e lavorativo, al fine di offrire un’occasione di crescita e di sperimentazione, attraverso il lavoro, alle persone escluse dai circuiti lavorativi ufficiali a causa dei propri vissuti di disagio e devianza sociale o delle proprie condizioni psicofisiche.
L’obiettivo è dare una risposta concreta alle difficoltà d’inserimento lavorativo che giovani e adulti incontrano, soprattutto quando la loro storia personale è segnata dalla fatica di dare un senso alla propria vita, mediante la creazione di occasioni di lavoro coniugate a lavori socialmente utili e, pertanto, promotori di autorealizzazione.
(questa la nota fornitaci dall’associazione che si occupa del recupero del villaggio. A seguire, la scheda che scrivemmo anni fa e che manteniamo per documentare com’era il villaggio in passato)
Il Villaggio abbandonato del Coghinas, a una ventina di chilometri da Oschiri, ospitava i dipendenti che lavoravano nella vicina centrale idroelettrica della diga ENEL. È costituito da 24 villette a due piani, più una scuola, un cinema, una cassetta delle lettere e un edificio a tre piani che fungeva da infermeria, negozio di alimentari e bar.
Il centro è sorto negli anni ’50 ma gran parte delle abitazioni sembrerebbero degli anni ’60/’70, ed è stato abitato fino al 1994. Da allora è completamente abbandonato. L’atmosfera che si respira oggi, nonostante il bellissimo contesto e il paesaggio suggestivo, è assolutamente spettrale. Regna il silenzio e le piante stanno prendendo il sopravvento arrivando quasi a coprire diverse villette. Ma si intuisce comunque che un tempo questo piccolo villaggio doveva essere un posto piacevole e pieno di vita.
Quel poco che è rimasto testimonia solo in parte quella che era la vita del villaggio: elenchi telefonici, qualche giornale scandalistico, medicine, uno zaino di “Solletico” (una popolare trasmissione RAI per bambini molto in voga negli anni ’90) e una distinta d’incasso per la proiezione di un film di kung-fu. Piccoli segni di un passato non così lontano.
Di recente il complesso è stato donato dall’ENEL alla onlus cattolica “Orizzonti di speranza” per realizzare un centro di recupero per giovani in difficoltà. L’accesso all’area è vietato, in quanto proprietà privata. Nonostante siano stati fatti dei lavori di recupero, il villaggio appare ancora abbandonato [aggiornamento 2021: successivamente è stato di nuovo recuperato, vedi nota sopra].
Dove si trova: da Oschiri prendere la strada per il lago Coghinas, superare il ponte Diana e proseguire fino al cartello che indica la centrale elettrica ENEL. L’area è di proprietà privata e l’accesso è vietato. Google Maps